Simultanea e astrazioni raccoglie 16 brani composti tra il 2017 e il 2020 da Simone Sims Longo. L’origine del lavoro deriva dal fascino per gli stimoli sonori che ci circondano e che inconsapevolmente creano figure complesse diventando un’esperienza acustica personale. L’intento compositivo scaturisce dalla volontà di creare e controllare delle texture organiche cangianti che combinano suoni naturali e suoni di sintesi. Lo sviluppo musicale parte dalla considerazione che la codifica e l’interpretazione del suono quando slegato dalla sorgente e rielaborato, si connette direttamente al nostro background, questo mette in evidenza un processo di interpretazione dell’evento sonoro personale che apre spunti creativi.
L’organizzazione del suono in questi brani avviene tramite un bilanciamento di sample in loop con lunghezze differenti richiamati in finestre temporali e assecondando lo sviluppo del suono, creando così cambi a volte accomodanti e a volte netti. I brani non si identificano esplicitamente ad una ricerca sonora elettroacustica, l’organizzazione del suono infatti risente fortemente dell’influenza ritmica della club music e delle espressioni sonore elettroniche contemporanee di cui l’artista ne declina un’interpretazione personale.
Simultanea e astrazioni gioca a tratti con la percezione sonora e organizza frammenti per creare episodi brevi e astratti. Le tecniche compositive impiegate sono molteplici: tecniche digitali di sintesi del suono, campionamenti di strumenti acustici, field reconding, elaborazioni spettrali. L’approccio è quello della computer music che diventa lo strumento cardine in cui avviene il processo di elaborazione e in cui convergono tutti gli input esterni.
La copertina è uno scatto di Vittorio Mortarotti, “Untitled” dalla serie “Una linea”, 2019-2020.
Il lavoro viene presentato dal vivo come performance audiovisiva, nella performance il video viene impiegato per estendere le possibilità soniche e si affianca all’audio con una correlazione di visual music creando una nuova dimensione sensoriale. Alcuni brani sono accompagnati dalla rappresentazione visiva anche come fixed-media acquisendo una dimensione di video-arte.